Ottobre - 16 - 2018 | Fondazione Maggio Musicale Fiorentino
Il Baritono Salvatore Grigoli si cimenta nell’opera sperimentale “Ehi Giò” nata dall’idea di mettere in scena il lato umano di Gioacchino Rossini, un uomo fragile ma forte allo stesso tempo.
Con Giuliano Compagno che ha scritto il libretto dell’opera, il compositore Vittorio Montalti, ha immaginato il grande Rossini negli ultimi anni della sua vita, visitato dai suoi ricordi e dalle figure fondamentali della sua vita.
La scena, uno studio di registrazione degli anni 70, vede un Rossini che ripercorre in ordine non cronologico i fatti della sua vita tra le apparizioni di un critico d’arte, il baritono Salvatore Grigoli, del padre, il tenore Gregory Bonfanti e la madre, il soprano Ljuba Bergamelli.
I tre cantanti-operai che sono tutto e nulla dei trascorsi di vita rossiniana, e che solo toccando gli oggetti stipati in un piccolo e buio sottoscala diventano personaggi a loro volta, sul boccascena, eseguono una sorta di fuga di rara fattura e bravura tecnica.
La musica di Ehi Gio' non si distacca dai conosciuti stilemi compositivi che si sono susseguiti dopo la rivoluzione dodecafonica: atonalità, cellule melodiche, eclettismo, contaminazioni elettroniche, un pizzico di minimalismo.